news checkFALSO
FAKE: Ecco il video che mostra l’ormone della felicità
Alix Amer
18 May 2019
Spopola da tempo un video condiviso sui social che mostra la proteina della miosina che guida le endorfine lungo un filamento e crea felicità. Il filmato condiviso su Facebook, Twitter e YouTube in varie lingue (per esempio turco sulla pagina Amenti Bioenergy e Personal Development Center su Facebook) ha ricevuto oltre 4.000 condivisioni con oltre 200.000 visualizzazioni. Condiviso anche su Twitter ha oltre 1 milione di visualizzazioni e oltre 11 mila retweet.
Tuttavia, non è vero che quella mostrata è la miosina che porta l’ormone della felicità. È un’animazione, invece, che fa vedere lo stato colorato della proteina chinesina, pubblicato nel 2006 per un progetto di John Lieber. Il video mostra la chinesina che non ha nulla a che fare con le endorfine e la felicità. La simulazione, prodotta dall’animatore e artista medico John Lieber, che dimostra il movimento della proteina consiste in una versione animata del video dal titolo “La vita interiore della cellula K”.
Inoltre, in un post sul blog del 2014, Lieber ha raccontato che l’animazione è originariamente prodotta come un progetto alternativo, ma è diventata una parte importante di un cortometraggio. Nel blog, Lieber, ha spiegato quanto segue: "Le chinesine (o kinesine, la dizione cinesine è obsoleta) sono una famiglia di proteine facenti parte, insieme alla miosina e alla dineina, della famiglia dei motori proteici (molecular motors o “motor proteins”). La struttura della molecola, simile a quella della miosina e della dineina, consiste in una testa, formata da una coppia di domini globulari, e una coda, costituita da catene proteiche con conformazione ad elica avvolte insieme. La testa e la coda svolgono funzioni specifiche: la prima si lega ai microtubuli e possiede attività ATPasica (cioè è in grado di idrolizzare il ATP); la seconda (la coda) lega il carico che può essere rappresentato da vescicole intracellulari o anche da organelli (come i mitocondri) e ne permette così il trasporto lungo il microtubulo. Il movimento è unidirezionale e avviene verso l’estremità del microtubulo. In pratica la polarità del trasporto è quello anterogrado, dal centro della cellula verso la periferia, ed è quello che si realizza nel caso delle vescicole di secrezione. Dal punto di vista molecolare si ritiene che l’idrolisi del ATP, che avviene a livello della testa della molecola, sia accoppiata a cambiamenti conformazionali che permettono alla chinesina di scorrere lungo il microtubulo".
La miosina, che è inclusa nella famiglia delle motori proteici, si trova nelle cellule muscolari nei video. Le miosine, che svolgono un ruolo enzimatico e strutturale nella contrazione dei muscoli e dei movimenti intracellulari, sono state scoperte per la prima volta nel 19° secolo e si trovano principalmente nelle cellule muscolari.
Le endorfine, invece, sono un gruppo di sostanze prodotte dal cervello, nel lobo anteriore dell’ipofisi, classificabili come neurotrasmettitori. Dotate di una struttura peptidica e di proprietà analgesiche e fisiologiche simili a quelle della morfina e dell’oppio, presentano tuttavia una portata ben più ampia rispetto a queste ultime. L’ormone di kinesine è stato elaborato per la prima volta nel 1993 e pubblicato nell’ottobre 1993, rivista Nature, il primo dettaglio di come si muove la proteina Chinesina.
Tuttavia, non è vero che quella mostrata è la miosina che porta l’ormone della felicità. È un’animazione, invece, che fa vedere lo stato colorato della proteina chinesina, pubblicato nel 2006 per un progetto di John Lieber. Il video mostra la chinesina che non ha nulla a che fare con le endorfine e la felicità. La simulazione, prodotta dall’animatore e artista medico John Lieber, che dimostra il movimento della proteina consiste in una versione animata del video dal titolo “La vita interiore della cellula K”.
Inoltre, in un post sul blog del 2014, Lieber ha raccontato che l’animazione è originariamente prodotta come un progetto alternativo, ma è diventata una parte importante di un cortometraggio. Nel blog, Lieber, ha spiegato quanto segue: "Le chinesine (o kinesine, la dizione cinesine è obsoleta) sono una famiglia di proteine facenti parte, insieme alla miosina e alla dineina, della famiglia dei motori proteici (molecular motors o “motor proteins”). La struttura della molecola, simile a quella della miosina e della dineina, consiste in una testa, formata da una coppia di domini globulari, e una coda, costituita da catene proteiche con conformazione ad elica avvolte insieme. La testa e la coda svolgono funzioni specifiche: la prima si lega ai microtubuli e possiede attività ATPasica (cioè è in grado di idrolizzare il ATP); la seconda (la coda) lega il carico che può essere rappresentato da vescicole intracellulari o anche da organelli (come i mitocondri) e ne permette così il trasporto lungo il microtubulo. Il movimento è unidirezionale e avviene verso l’estremità del microtubulo. In pratica la polarità del trasporto è quello anterogrado, dal centro della cellula verso la periferia, ed è quello che si realizza nel caso delle vescicole di secrezione. Dal punto di vista molecolare si ritiene che l’idrolisi del ATP, che avviene a livello della testa della molecola, sia accoppiata a cambiamenti conformazionali che permettono alla chinesina di scorrere lungo il microtubulo".
La miosina, che è inclusa nella famiglia delle motori proteici, si trova nelle cellule muscolari nei video. Le miosine, che svolgono un ruolo enzimatico e strutturale nella contrazione dei muscoli e dei movimenti intracellulari, sono state scoperte per la prima volta nel 19° secolo e si trovano principalmente nelle cellule muscolari.
Le endorfine, invece, sono un gruppo di sostanze prodotte dal cervello, nel lobo anteriore dell’ipofisi, classificabili come neurotrasmettitori. Dotate di una struttura peptidica e di proprietà analgesiche e fisiologiche simili a quelle della morfina e dell’oppio, presentano tuttavia una portata ben più ampia rispetto a queste ultime. L’ormone di kinesine è stato elaborato per la prima volta nel 1993 e pubblicato nell’ottobre 1993, rivista Nature, il primo dettaglio di come si muove la proteina Chinesina.