FALSO

FAKE L'uomo non è mai atterrato sulla Luna

Giampiero Valenza 02 August 2019
FAKE L'uomo non è mai atterrato sulla Luna
A 50 anni dall'allunaggio diventano virali sui social media le teorie complottiste. Quelle, cioè, secondo le quali l’uomo non ha mai messo piede sul satellite e il programma Apollo 11, promosso dagli Stati Uniti d’America proprio per arrivare sulla Luna, altro non è stato che una messa in scena con tanto di set cinematografico. Ma questa teoria è una fake news

Teoria, secondo la quale tutto sarebbe nato in contrapposizione con l’Urss con il programma per la conquista dello spazio che era scoppiato durante la Guerra fredda, dopo la seconda guerra mondiale. Dunque, agli Stati Uniti non sarebbero andati giù i risultati spaziali dei sovietici che arrivarono con il mandare in orbita (con successo) il cosmonauta Jurij Gagarin. Ma, invece di accettare la sfida, gli americani avrebbero messo su un film. 

La teoria del complotto lunare: come nasce

Tutto parte nel 1976 con il libro Non siamo mai andati sulla Luna, scritto da Bill Kaysing. Nel testo si sosteneva che la Nasa non fosse stata in grado all’epoca di avere la sufficiente tecnologia per fare un passo in avanti così grande per la storia, con un allunaggio con esseri umani.

Stanley Kubrick

In uno dei principali capi d'accusa si mette al centro delle critiche Stanley Kubrick, padre di film come 2001: Odissea nello spazio e Arancia Meccanica, che sarebbe stato coinvolto come regista. Lui sarebbe stato ricattato per nascondere il coinvolgimento di suo fratello nelle attività del partito comunista. Fratello (dal nome Raul) che Kubrick però non ha mai avuto.

E' stata la figlia, Vivian Kubrick, a smentire la diceria. Lo ha fatto su Twitter, il 5 luglio 2016. "E' una grottesca bugia", scrive raccontando dell'episodio mai avvenuto. 
 


Le accuse

Sarebbe inverosimile che un complotto fosse stato tenuto riservato da così tante persone: secondo quanto riporta la Nasa, infatti, 409.900 persone lavorarono per le missioni Apollo fino al culmine del programma, nel 1965. E per chi non crede a questo, entra in gioco un'analisi geopolitica di Umberto Eco, che nel 2009 scrisse sull'Espresso: "La prova scientificamente inoppugnabile è una sola: gli unici che potevano controllare se lo sbarco era avvenuto (perché avevano già inviato lassù delle telecamere e avevano altre sofisticate possibilità di monitoraggio), e gli unici che avevano tutto l'interesse a sbugiardare gli americani, erano i russi. Se i russi sono stati zitti significa che lo sbarco sulla Luna era vero. Fine del dibattito". 

La bandiera oscillante

Alle origini delle teorie del complotto ci sono alcune immagini fatte dagli astronauti e legate proprio all'allunaggio. In questa foto qui sotto c'è l'immagine della bandiera piantata sul suolo che, secondo i complottisti, si muoverebbe: cosa impossibile perché sulla Luna non esiste la gravità. Per la Nasa si tratta di una mera oscillazione perché mosse dall'astronauta. E dopo una fase di oscillazione (molto più lunga che sulla Terra, proprio perché mancano la gravità e la resistenza dell'aria), la bandiera si è stabilizzata, restando ferma. 



In una delle contestazioni è finito una parte del video dove si vede l'astronauta Buzz Aldrin mentre saluta la bandiera statunitense. La bandiera, infatti, sembra sventolare ed è spiegazzata. Dunque, questo farebbe presupporre (secondo i complottisti) la presenza di aria. 



Anche qui basta guardare qualche fotogramma successivo per vedere che le pieghe della bandiera sono sempre le stesse. Dunque, il vessillo a stelle e strisce è stato lasciato così com'era dagli astronauti e così è rimasto. 



Nelle foto mancano le stelle

I complottisti dicono come si tratti di una montatura puntando anche a un altro aspetto: nelle foto non ci sono stelle. La Nasa ha risposto loro facendo vedere un'immagine di Bruce McCandless nel 1984, vista da Space Shuttle Challenger (qui sotto). Anche qui non appare nessuna stella. Il motivo è semplice: le fotocamere sono impostate su brevi tempi di esposizione, che concentrano l'attenzione sugli oggetti in primo piano. E all'epoca fu così anche con le fotocamere Hasselblad che vennero usate dagli astronauti dell'Apollo 11. 



I reperti lunari
In totale, riferiscono dalla Nasa, i sei equipaggi che sbarcarono sulla Luna riportarono 382 chili di rocce, sabbia e polvere dalla superficie lunare. Sono stati portati al Lunar Receiving Laboratory del Johnson Space Center che ospitava, tra l'altro, anche gli astronauti durante le loro tre settimane di quarantena.