FALSO

FAKE: Gli iMac e i MacBook della Apple non possono essere infettati da virus

Francesco Malfetano 22 June 2019
FAKE: Gli iMac e i MacBook della Apple non possono essere infettati da virus
«Non può prendere i virus di un Pc». Queste parole erano parte dei messaggi pubblicitari con cui Apple, fino al 2012, ha venduto in tutto il mondo la linea iMac e MacBook, vale a dire i suoi computer fissi e portatili. Una scelta di marketing che a lungo ha fatto credere agli utenti che i dispositivi della Mela Morsicata fossero immuni dai virus informatici in cui abitualmente si può incappare sul web. Nonostante ci siano ormai molti anni di mezzo - e anche diverse questioni legali - questa credenza è ancora piuttosto diffusa. Secondo un sondaggio realizzato pochi mesi fa dalla società di ricerca statunitense HighSpeedInternet, questo sarebbe uno dei falsi miti sulla tecnologia più presente negli Stati Uniti. Al punto che ancora oggi quasi il 20% degli intervistati ha dichiarato di credere all'inattaccabilità dei prodotti Apple. 

Tuttavia si tratta di un'informazione assolutamente errata dato che anche i computer prodotti da Cupertino sono sensibili ai malware. Come detto il fraintendimento risale a diversi anni fa, e cioè a quando i primi Mac avevano due grandi vantaggi: un codice sorgente difficilmente accessibile e una ristretta cerchia di clienti. In pratica per i cosiddetti "virus writers", i malintenzionati che scrivono il codice dei malware, attaccare l'ecostistema Apple non era remunerativo quanto farlo con la concorrenza. Già nel 2012 queste convinzioni sono state smentite quando oltre mezzo milione di Mac in tutto il mondo vennero infettati dal Trojan Flashback. Un episodio che non solo ha fatto cadere il mito della security dell'azienda di Steve Jobs ma la costrinse anche a dover rispondere alle accuse dei consumatori che la volevano alla sbarra per pubblicità ingannevole.

Al di là di quell'episodio, anche oggi la situazione è completamente diversa. Addirittura nell'ultimo Internet Security report rilasciato da Watchguard, azienda statunitense specializzata in sicurezza informatica, per la prima volta nella storia del cybercrimine recente, un malware per MacOS si è piazzato nella top ten dei più diffusi al mondo. Il record è stato stabilito da MAC.OSX.AMCleanerCA, uno scamware appartenente alla famiglia dei programmi che cercano di spillare dei soldi all'utente mostrando risultati fasulli di presunte analisi antivirus o sul funzionamento del computer.