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FAKE: “Con questo Governo la povertà è aumentata”

Pier Paolo Filippi 04 July 2019
FAKE: “Con questo Governo la povertà è aumentata”
Se il Paese è alle prese con un difficile negoziato con la Ue a causa del debito e delle pesanti difficoltà economico-finanziarie, sostenere che a livello generale la povertà sia aumentata da quando c’è questo governo è più che un’esagerazione. A sostenerlo, lo scorso 22 giugno alla manifestazione unitaria dei sindacati a Reggio Calabria, era stato il segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini che ha criticato le misure economiche del governo: “Al ministro Di Maio che dal balcone annunciò che il governo con un provvedimento aveva cancellato la povertà, gli dovremmo far vedere che al contrario, non i sindacati, ma l’Istat nei giorni scorsi ha certificato che la povertà purtroppo è aumentata, sia quella relativa che il resto", ha detto l’ex numero uno della Fiom. Quella di Landini, come scrive Pagella Politica, è una fake news. Prima di verificare i numeri, va specificata la differenza tra povertà assoluta e povertà relativa, alle quali fa riferimento il segretario della Cgil. Per soglia di povertà assoluta, si intende la spesa minima necessaria per acquistare beni e servizi di prima necessità (come quelli alimentari e legati alla salute). Per la povertà relativa invece si fa riferimento all’impossibilità di acquistare determinati beni e servizi, però in relazione al reddito pro-capite medio di un Paese. Il 18 giugno 2019, l’Istat ha pubblicato un report con le statistiche più aggiornate sulla povertà in Italia. Come si legge nel documento, nel 2018 la povertà assoluta è rimasta stabile, senza "variazioni significative" rispetto al 2017. L’anno scorso, si stima che in Italia vivevano oltre 1,8 milioni di famiglie in povertà assoluta (circa il 7 per cento sul totale delle famiglie), per un totale di 5,8 milioni di individui (con un’incidenza pari all’8,4 per cento). Numeri in linea con quelli di due anni fa. La povertà relativa invece è anche diminuita nel 2018 rispetto all’anno precedente.  A livello individuale, scrive Pagella Politica - si è assistito a un lieve calo del numero di individui in povertà relativa: nel 2018 questi erano quasi 9 milioni (circa il 15 per cento sul totale della popolazione), in diminuzione rispetto ai quasi 9 milioni e 370 mila del 2017 (circa il 15,6 per cento sul totale). Anche per quanto riguarda le famiglie in condizioni di povertà relativa, nel 2018 la situazione è leggermente migliorata: l’anno scorso erano poco più di 3 milioni (l’11,8 per cento sul totale), contro i 3 milioni e 171 mila del 2017 (12,3 per cento sul totale).