FALSO

FAKE: 1000 Gb in regalo per i dieci anni di WhatsApp

Francesco Malfetano 11 August 2019
FAKE: 1000 Gb in regalo per i dieci anni di WhatsApp
Sembra passato davvero poco tempo da quando le nostre conversazioni tramite telefoni cellulari erano tutte un’abbreviazione e un «rispondi all’SMS». Eppure abitudini e comunicazioni sono radicalmente cambiate almeno da 10 anni. Vale a dire più o meno da quando ha fatto la sua prima comparsa sugli store digitale di Android e iOS l’app di messaggistica istantanea più amata di tutte: WhatsApp.

Proprio quest’anno infatti, il servizio ora di proprietà di Mark Zuckerberg ha festeggiato la sua prima decade di dominio incontrastato. Una ricorrenza che ha ispirato i truffatori: nelle ultime settimane moltissimi utenti hanno ricevuto messaggi che annunciano 1000 giga di traffico gratis per festeggiare lo speciale compleanno. Peccato che però sia tutto assolutamente falso. Una truffa in piena regola smascherata dalla squadra di sicurezza di Eset che si occupa proprio di stanare questo genere di false iniziative. All’interno del messaggio si trova un testo («Whatsapp offers 1000GB Free Internet») e un link da visitare per ottenere maggiori informazioni. Seguendo le istruzioni e cliccando sul link si viene reindirizzati a una pagina web che è evidente come non sia affatto riconducibile alle iniziative ufficiali di WhatsApp. Un dettaglio che fa comprendere come la truffa sia indirizzata verso un pubblico di utenti meno esperti. In ogni caso i ricercatori di Eset hanno voluto verificare cosa potesse accadere agli utilizzatori poco accorti che cascavano nella trappola del phishing. Una volta seguito il link quindi, si sono imbattuti in una pagina - con tanto di logo di WhatsApp - in cui non solo veniva ribadita l’offerta dei giga gratis ma aveva anche un’ulteriore esca per gli utenti: un banner con un conto alla rovescia che mostrava il numero degli utenti che avrebbero ancora potuto usufruire dell’offerta. Un modo semplice per “mettere fretta” a chi visita la pagina e spingerli ad aderire all’offerta. Prima di farlo però, come raccontato dal gruppo di Eset, bisognava superare un ulteriore scoglio: per poter accedere al traffico gratuito infatti, bisognava rispondere a un sondaggio e condividere l’informazione con almeno 30 amici. Un modo per aumentare rapidamente il numero delle visite.

Lo scopo dei truffatori infatti, non era né spingere gli utenti a pagare in qualche modo il servizio né quello di fargli scaricare un malware o qualche app in grado di rubare informazioni. L’obiettivo era solo generare traffico sulla pagina e monetizzare attraverso le visualizzazioni. Uno schema che peraltro gli stessi criminali avevano utilizzato per creare truffe simili legate a marchi come Nestlé e Adidas.