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FAKE: Netflix sta aumentando il prezzo degli abbonamenti in Italia

Francesco Malfetano 13 June 2019
FAKE: Netflix sta aumentando il prezzo degli abbonamenti in Italia
Da qualche giorno sui social rimbalzano voci di un ipotetico aumento dei prezzi degli abbonamenti da parte di Netflix anche in Italia. In pratica la piattaforma di contenuti video in streaming sarebbe sul punto di concretizzare le tanto chiacchierate mosse annunciate a gennaio. Pochi mesi fa infatti, si era vociferato di un cambio strategia da parte di Netflix che avrebbe portato a un incremento del costo per tutti gli utenti. 
In realtà però, la strategia della piattaforma - per il momento - riguarda esclusivamente gli Stati Uniti e il Regno Unito. Mentre negli Usa l'aumento del costo mensile è già realtà proprio dallo scorso gennaio (circa 1-2 dollari in più a seconda della versione sottoscritta), per i sudditi di sua Maestà si è concretizzato pochi giorni fa, risparmiando però la versione base. Ovviamente non sono mancate le polemiche da parte degli oltre 10 milioni di abbonati inglesi. Dibattito in cui ha deciso di intervenire proprio la società statunitense attraverso un portavoce che ha chiarito come la mossa di Netflix sia dettata dal tentativo di aumentare la qualità dei prodotti. «Di volta in volta modifichiamo i nostri prezzi perché riflettono i grandi investimenti che facciamo con i film e le serie TV, oltre a cercare di migliorare in modo generale il nostro prodotto. Abbiamo in programma più di cinquanta produzioni quest'anno in Regno Unito, comprese le nuove stagioni di Black Mirror, After Life e Sex Education. Il prezzo dell'abbonamento base rimarrà comunque invariato, in modo tale che la maggior parte del nostro pubblico possa continuare a usufruire dei nostri prodotti».

In ogni caso, nonostante gli allarmismi circolati sui social, non ci sono ancora prove che fanno per pensare a un'immediata diffusione di questi incrementi in tutto il Vecchio Continente. I clienti italiani quindi, almeno per il momento, possono stare tranquilli. La piattaforma ha rivolto il suo interesse verso quei Paesi che, soprattutto per motivi di opportunità linguistica, per primi vedranno sbarcare a partire dal prossimo autunno i nuovi concorrenti della piattaforma come Disney Plus ed Apple Tv Plus. Una scelta che non è detto verrà replicata negli altri mercati europei e che, soprattutto, non è stata prospettata da una nota ufficiale della compagnia in Italia.