FAKE: Berlusconi da primo ministro finisce a fare lo spazzino

C’è una news che continua a girare nel web dal 2014 fino ad oggi con una certa insistenza: una foto fake di Berlusconi vestito da spazzino con tanto di scopa in mano mentre pulisce le strade. La foto è stata pubblicata sui siti di grandi giornali e social media, in turco, persiano, arabo, spagnolo, e inglese. E continua a rimbalzare senza freni. Commentata ad esempio sul grande sito news arabo “al watan” con il titolo “Berlusconi da primo ministro a operaio che si occupa della pulizia delle strade”. In un post c’è scritto «questa è la grande democrazia creata da società sviluppate...». E ancora gli attivisti hanno elogiato l’autorità «per un sistema giudiziario equo e indipendente», lanciando un messaggio sui social che recita: «Per i nostri leader e presidenti, questa è la democrazia». Sui siti turchi la notizia con la stessa foto è stata invece titolata “Berlusconi mentre pulisce la strada dopo la condanna”.

Ma la storia della foto è un’altra: è stata fatta girare nel web italiano nel 2014 dopo la famosa condanna a Berlusconi “il 1º agosto 2013 la Corte di Cassazione conferma la decisione della corte d’appello riguardo al processo Mediaset a quattro anni di detenzione (di cui tre beneficiati dall’indulto). Per la prima volta Silvio Berlusconi subisce una sentenza di condanna passata in giudicato. Pur avendo però scontato la condanna ai servizi sociali alla clinica Sacra Famiglia di Cesano Boscone dal 9 maggio 2014 al 6 marzo 2015”. La foto era in realtà un fotomontaggio satirico. Ma i siti stranieri e i social media l’hanno presa e pubblicata come vera. Abbiamo cercato profondamente di capire da dove ha avuto origine e abbiamo scoperto che è stata pubblicata per la prima volta il 12 ottobre 2013, proprio dopo la condanna a Berlusconi. Prima però della storia dei servizi sociali: la pagina è italiana si chiama Trucebaladzzi con il commento “Nettursconi”. Ma in realtà nella foto vera non c’è assolutamente Berlusconi, infatti, prima del fotomontaggio era stata pubblicata nel 2007 in una news dal titolo “Bronte: buone notizie per buona parte dei 250 operatori ecologici della società Ato”